Cosa usare al mare con bambini:
salvagenti, braccioli o cinturine?

Finalmente sta arrivando la bella stagione e i bimbi non vedono l’ora di tuffarsi al mare o in piscina per divertirsi e giocare in acqua… ma quali sono i supporti giusti per far sì che il bambino possa divertirsi e allo stesso tempo imparare il prima possibile a farne a meno?

I sostegni più comuni e più conosciuti sono senz’altro i tubi o tondoludi, i salvagenti, i braccioli e i giubottini di salvataggio… ma c’è anche per chi opta per il corpo libero (non utilizzare sostegni ma tenendo i bimbi in braccio)!

I tubi o tondoludi

I tubi o i tondoludi sono un ottimo mezzo di partenza per i primi approcci con l’acqua, soprattutto con bambini molto piccoli (dai 6-8 mesi in poi). Sono uno dei sostegni più facili in cui trovare l’equilibrio e l’autonomia negli spostamenti. Sarebbe utile, le prime volte, munirsi di un connettore o di un cerchietto che li chiuda, in quanto il tonduludo grande lasciato aperto, è molto più difficile da utilizzare. 

Il salvagente

I salvagenti hanno il vantaggio che sostengono bene il bambino, permettendogli di avere sempre il capo e le spalle ben fuori dall’acqua.

Può essere quindi utile come primo approccio per i bambini molto piccoli e che hanno paura dell’acqua.

Bisogna però fare attenzione perché se il bambino si sbilancia in avanti il salvagente si può sfilare e il bambino si può ritrovare in posizione capovolta con “le gambe all’ aria” e il capo sotto.

salvagente

Inoltre con questo attrezzo il bambino non ha bisogno di fare sforzi per stare a galla e si adagia.

Se si abitua a questo sostegno si corre poi il rischio che non accetti attrezzi con minor galleggiabilità e che ritardi il raggiungimento dell’autonomia.

I braccioli

braccioli

I braccioli permettono invece un maggior contatto con l’acqua (la bocca infatti ne sfiora il livello) e proprio per questo non sono ben graditi dai bambini alle prime armi.

Hanno inoltre il limite che abituano il bambino ad uno spostamento verticale anziché obliquo, rendendo poi più difficile l’avanzamento a cagnolino spontaneo autonomo.

Il giubbotto di salvataggio

I giubbotti di salvataggio rappresentano il sostegno più sicuro in caso di caduta in acqua, anche con soggetti non coscienti, ma solo a condizione che si cada in posizione supina.

Viceversa, se un bambino piccolo si ritrova in posizione prona, avrà grosse difficoltà a tenere il viso fuori dall’acqua o a riuscire a girarsi.

Non è inoltre adeguato per imparare a nuotare perché è troppo ingombrante.

giubotto di salvataggio

Il corpo libero

A seconda delle filosofie dei vari metodi di insegnamento, c’è chi preferisce non utilizzare attrezzi, per svariati motivi. Tuttavia il limite del corpo libero è che il bambino in acqua alta deve essere sempre sostenuto dal genitore e per questo motivo non utilizza le proprie risorse (coordinazione, forza, ecc) per stare a galla. Per cui, per quanto si evitino determinati contro dei materiali di sostegno, in ogni caso non si agevola il bambino nell’imparare a nuotare.

Dopo aver passato in rassegna le varie opzioni, passiamo ora a un attrezzo molto più recente e che supera tutti questi limiti e che ha come obiettivo quello di aiutare ai bambini a imparare a nuotare: le Magic Air Belts!

Le Magic Air Belts

Un nuovo attrezzo di sostegno che pochi conoscono sono le Magic Air Belts, delle cinturine gonfiabili, studiate nel dettaglio proprio per permettere che i bambini riescano ad imparare a galleggiare senza sostegni, anche dove non toccano, già a partire dai 18 mesi di vita!

Possono venir usate in 4 modi diversi: modalità salvagente, modalità braccioli e successivamente come cinture che aderiscono perfettamente al corpo del bambino, senza alcun ingombro, facendo assumere la posizione più adatta per imparare a nuotare spontaneamente a cagnolino, con il minimo sforzo, evitando le posizioni verticali.

magic air belt 2
magic air belt 1

Si possono utilizzare doppie o singole e gonfiare e sgonfiare manualmente (attraverso una valvola) permettendo di regolare il tipo di sostegno a seconda del livello di acquaticità: man mano che il bambino migliora la propria forza e la propria coordinazione le si sgonfia e si stringono in modo che siano sempre perfettamente aderenti al corpo.

magic air belt 2
magic air bel 4

Senza rendersene conto il bambino impara a nuotare con la cintura completamente sgonfia (a parità di sforzo fisico) e poi completamente da solo!

Prima il bambino impara a nuotare in modo autonomo e più avrà modo di divertirsi e di sentirsi più sicuro a contatto con l’acqua, magari in compagnia di amici!

Ricordiamo che qualsiasi sostegno non rappresenta di per sé una prevenzione sicura dei rischi dell’annegamento e va usato obbligatoriamente in presenza di un adulto.

È quindi importante cogliere ogni occasione per insegnargli a nuotare da solo, soprattutto dove non tocca!

L’estate sta arrivando…preparatevi al meglio per potervela davvero godere anche quando siete in acqua assieme ai vostri bambini..!