Tuo figlio non vuole più andare a nuoto?


A volte capita, soprattutto in certi periodi dell’anno (come verso la fine dell’anno scolastico), che i nostri figli non abbiano più voglia di andare in piscina o di continuare un corso che magari loro stessi avevano spontaneamente scelto di fare.

La costanza e la perseveranza di certo non sono caratteristiche dei bambini… e purtroppo neanche di qualche adulto. Da genitori dobbiamo però valutare se è giusto o meno assecondare le loro richieste di sospendere il corso in base alla voglia del momento.

Innanzitutto la scelta va fatta in base all’età del bambino.

In particolare da 0 a 5 anni ci sono delle scelte che non spettano assolutamente al bambino perché non ha la maturità e le competenze per poterle fare, soprattutto quando ne va di mezzo la sua sicurezza.

La scelta di frequentare un corso in piscina in questa fascia d’età, a mio avviso, non è una scelta ma un dovere e non dovrebbe venir influenzata dall’umore del bambino né tantomeno dalla voglia del genitore di accompagnarlo (e magari di entrare in acqua con lui se è piccolo)!

Perché imparare presto a nuotare?


Al giorno d’oggi nella nostra società siamo circondati da spazi d’ acqua (mare, laghi, piscine…) e il non saper nuotare rappresenta un serio rischio per l’incolumità del bambino. Ricordiamo che l’annegamento rappresenta la prima causa di mortalità e di invalidità accidentale in Italia. Proprio per questo è importante che i bambini imparino presto a nuotare da soli anche dove non toccano, possibilmente prima dei 5 anni.

Dopo i 6 anni infatti, con l’ingresso alla scuola elementare, sarà molto più difficile convincerli a partecipare ad un corso di scuola nuoto, soprattutto se non hanno già acquisito una buona acquaticità.

Quindi è compito del genitore far capire al bambino che la lezione in piscina (almeno una volta la settimana) fa parte di quei comportamenti che non si mettono in discussione.

Ovviamente è importante che il genitore cerchi di scegliere una struttura che si sia specializzata in questa fascia d’età e che sappia rendere piacevoli, divertenti ed interessanti le proprie lezioni.

3 anni e la separazione dal genitore

Purtroppo una delle cose che meno invoglia il bambino a frequentare la piscina è l’abitudine della maggior parte delle strutture di separare il bambino dal genitore in acqua già a 3 anni.

In questa età il bambino sta vivendo un forte stress per l’inserimento al primo anno della scuola dell’infanzia e separarlo ulteriormente anche per l’attività in piscina potrebbe essere per lui insopportabile.

Consiglio quindi di cercare una piscina che permetta anche ai bimbi di 3/4 di entrare una acqua con il genitore. Sarete sorpresi di quanto più facilmente e serenamente raggiungeranno i risultati acquatici.

Cosa fare se si sta stancando di andare in piscina

Se nonostante le lezioni accattivanti e gli insegnanti competenti e preparati, il bambino manifesta comunque poco entusiasmo per la piscina (soprattutto al momento di partire) è importante non assecondarlo e assumere lo stesso atteggiamento che si adotta quando lo si porta a scuola:


1. Non fatevi vedere titubanti e non date loro speranze che insistendo avranno qualche possibilità di rimanere a casa. I bambini sono bravissimi a diventare insistenti dove vedono che hanno delle probabilità di far cedere il genitore;


2. Siate empatici: fateli sentire compresi ed accolti (capisco che ti piacerebbe stare a casa e che non hai voglia di andare in piscina) ma non date loro troppo peso e troppa attenzione, comportatevi come per “i capricci per andare a scuola”


3. Trasmettetegli il vostro entusiasmo per la piscina: “non vedo l’ora di entrare in acqua, chissà che giochi ci hanno preparato oggi le maestre, speriamo ci facciano fare i tuffi…”


4. Date l’esempio. In acqua fate vedere che via appassionate e vi divertite con tutti i giochi e che andate in piscina soprattutto per far divertire voi, più che vostro figlio;SIATE DEI MOTIVATORI: “Lo sai che quando avrai imparato a nuotare bene faremo le sfide io, te, il papà (o eventuali fratellini), andremo a fare le gite al lago, con il pedalò con lo scivolo e potrai partecipare alle feste in piscina con i tuoi amici?!!


5. Create dei condizionamenti positivi: ricordategli che dopo la piscina andrete a prendervi un bel gelato o che vi fermerete ad acquistare il suo giornalino preferito in edicola (o le sue figurine) o che potrà guardare il suo cartone preferito… Non fate però promesse che non potete mantenere!

Con l’inizio della scuola dell’elementare invece è importante che facciate scegliere al bambino quale sport portare avanti durante l’anno … ovviamente permettetegli prima di provare diversi sport per capire quello che gli piace di più.

A quest’età la scelta spesso è determinata non solo dalle loro passioni ma soprattutto dalle scelte degli amichetti! Prima di iscriverlo ad un corso ricordategli che lo dovrà portare a termine fino a fine stagione e che se vorrà cambiare sport dovrà farlo la stagione successiva.

Perché non vuole più andare a nuoto

Nel caso in cui ad un certo punto dell’anno manifesti la voglia di sospendere verificate il perché:

  • Un amichetto ha smesso di frequentare o ha cambiato amico e vuole fare sport con lui?
  • In quell’ora c’è un cartone che lo sta appassionando e non vuole perderselo
  • Semplicemente sente la stanchezza dell’anno scolastico e vorrebbe stare più a casa…
  • Se le motivazioni sono queste ribadite che deve portare a termine l’ impegno fino a fine stagione ma che poi potrà scegliere di cambiare. Adottate le strategie elencate per i bambini più piccoli.
  • Cercate comunque di approfondire che non ci siano cause più profonde:
  • L’insegnante ha un atteggiamento troppo arrogante o autoritario e lui si sente ferito o deriso?
  • C’è qualche bambino con atteggiamenti da bullo e lui si sente in pericolo?
  • E’ in un gruppo di livello troppo elevato rispetto al suo e lui si sente frustrato o viceversa si annoia perché è ad un livello molto superiore e l’insegnante non riesce a personalizzare la lezione proponendogli esercizi adeguati al suo livello?
  • In questi casi è bene parlarne con l’insegnante e valutare un cambio di gruppo o addirittura un cambio di struttura per non ledere l’autostima del bambino.

Se il bambino ha scelto uno sport diverso dal nuoto ma non sa ancora nuotare (almeno lo stile ed il dorso con sicurezza anche dove non tocca), cogliete l’estate per colmare questa lacuna, almeno fin che non avrà acquisito le tecniche. Cercate un centro estivo in cui sia presente il nuoto almeno 3/4 volte a settimana, a livello di corsi non solo di attività libera.

Per concludere per la sicurezza del bambino è troppo importante che impari presto a nuotare, per cui trovate il modo di fargli frequentare dei corsi almeno fino all’apprendimento degli stili di base (stile e dorso).

Usate tutte le strategie possibili perché frequenti volentieri… è il modo migliore per fargli imparare più velocemente!